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Impianto di Raccolta Acque Meteoriche

L’Impianto di Raccolta Acque Meteoriche di Dilavamento è costituito da un canale che drena le acque meteoriche; queste ultime dilavano due piazzali ad uso industriale; il canale è composto da elementi prefabbricati in calcestruzzo armato ad elevata resistenza.

Le acque piovane si raccolgono infatti nel punto in cui il canale è collocato, in base alle pendenze esistenti delle superfici scolanti impermeabili. Le stesse attraversano la griglia in ghisa sferoidale carrabile di Classe D400 posta sopra il canale di raccolta; così facendo si liberano dai materiali grossolani presenti e confluiscono tramite una condotta interrata nella successiva vasca di decantazione.

L’impianto di raccolta delle acque meteoriche di dilavamento è collegato ad un sistema di trattamento e recupero a fini irrigui. In particolare il canale di raccolta scarica le acque nella vasca di decantazione e poi in quella di accumulo (vasca di recupero), attraverso una condotta interrata e sigillata in PVC rigido per fognatura.

Le acque confluite nel canale per caduta recapitano poi in una vasca interrata. La vasca di decantazione ha una capacità di 30 m3. E’ inoltre dotata di un troppo pieno, che scarica le acque in una seconda vasca di accumulo, destinata al loro recupero ad uso irriguo.

 

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Impianto ad Osmosi e Demineralizzazione

L’Impianto ad Osmosi e Demineralizzazione a Resine ha produzione giornaliera di permeato e di acqua demineralizzata pari a 12,65 m3; l’impianto è dunque costituito da:

  • serbatoio di accumulo acqua di rete avente volume 500 l;
  • pompa di rilancio acqua di rete potenza 0,55 kW – 230V 50 Hz in acciaio INOX AISI 304, completa di pressostato e vaso di espansione;
  • stazione pre-filtrazione a cartuccia di polipropilene con grado di filtrazione 5 micron;
  • telaio in acciaio presso-piegato e verniciato con procedimento anticorrosione;
  • elettrovalvola d’ingresso;
  • pressostato di sicurezza di minima, completo di manometro di lettura pressione minima in bagno di glicerina;
  • pompa di pressurizzazione ad asse verticale in acciaio INOX;
  • pressostato di sicurezza di massima, completo di manometro di lettura pressione massima in bagno di glicerina;
  • n°2 contenitori membrana (VESSELS) in vetroresina;
  • n°2 membrane EXTRA LOW ENERGY;
  • valvola di regolazione a spillo in acciaio INOX AISI 316;
  • elettrovalvola di flussaggio automatico;
  • coppia di flussimetri per la lettura della portata del permeato e del concentrato;
  • interruttore di livello a galleggiante per il serbatoio di accumulo del permeato;
  • tubazioni e raccordi in PVC;
  • copolimero di acetato e PVC;
  • kit con n°2 pompe dosatrici per impianti ad osmosi inversa e n°2 serbatoi (LLDPE) per additivi chimici in polietilene 100 l;
  • antiprecipitante multifunzionale per membrane osmosi inversa;
  • abbattitore di cloro per membrane osmosi inversa;
  • infine quadro elettrico monofase con potenza installata di 1,1 kW completo di conduttivimetro “in continuo” per il permeato.

 

Demineralizzatore a resine

  • n°1 colonna di demineralizzazione con resine a letto misto a resine non rigenerabili e lettore di conducibilità a LED per verificare l’esaurimento delle resine, posto a valle dell’impianto ad osmosi inversa; contiene 50 l di resine, ha attacchi di ingresso – uscita da 3/4”, una portata di esercizio pari a 1.500 l/h ed una perdita di carico pari a 0,5 bar.

 

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Impianto termodinamico – Acqua calda sanitaria

Impianto termodinamico – Acqua calda sanitaria

L’impianto termodinamico per la produzione di acqua calda sanitaria, è un’apparecchiatura basata sul principio di refrigerazione per compressione – principio di Carnot – che rientra pertanto nella categoria dei cosiddetti Sistemi Solari Termodinamici costituiti da un Pannello Solare e una Pompa di Calore.

Descrizione

Il pannello solare, che è il principale componente, collocato all’esterno, assicura la captazione di energia su:

  • Radiazione solare diretta e diffusa;
  • Aria esterna per convezione naturale;
  • L’effetto del vento (quasi sempre esistente)
  • Acqua piovana

La differenza di temperatura provocata dagli agenti esterni fa si che il fluido frigorigeno ecologico evapori all’interno del pannello solare.

L’assenza di vetro nel pannello permette di aumentare gli scambi termici per convezione.

Dopo il passaggio attraverso il pannello, il fluido frigorigeno viene aspirato dal componente meccanico del sistema, il compressore, il quale ne eleva la temperatura e la pressione; il calore viene poi trasmesso al circuito dell’acqua attraverso uno scambiatore di calore.

Prima che il fluido frigorigeno ritorni al pannello solare è necessario che vi sia una strozzatura, vale a dire che la pressione si riduca perché il fluido possa tornare nuovamente al suo stato liquido, completando cosi il ciclo.

Specifiche tecniche impianto : Capacità 250 l, Potenza termica max 2.900 W, Consumo medio 390 W, Temperatura standard 52°C, Temperatura max 70°C, Pannelli n°1, Resistenza elettrica di riserva 1.500 W, Alimentazione 230 V 50 Hz.

La massima pressione di esercizio è di 6 bar, l’impianto dispone di valvola riduttrice di pressione e valvola di sicurezza.

E’ presente un vaso di espansione per compensare l’aumento di volume dell’acqua calda.

Un anodo di magnesio evita fenomeni di corrosione nel termo accumulatore.

Il pannello di controllo è costituito da sei pulsanti di comando e un display digitale che permettono di verificare il funzionamento dell’apparecchiatura e di consultare e modificare i parametri.

Il termo accumulatore ha l’isolamento in poliuretano.

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Depuratore Chimico Fisico

L’Impianto di Depurazione Chimico – Fisico è preceduto da un pretrattamento costituito da un dissabbiatore statico ed un disoleatore a coalescenza. In seguito una pompa sommergibile posta all’interno di una vasca di accumulo e sollevamento, alimenta il depuratore ad una portata massima di 1.000 litri/ora.

Il Depuratore Chimico – Fisico è costituito da una struttura in tubolare di acciaio zincato verniciato, sulla quale sono assemblati i seguenti componenti: un misuratore di portata, due vasche di reazione chimica del refluo, complete di agitatori elettromeccanici, tre pompe dosatrici, un piaccametro ed il quadro elettrico di comando.

Tre serbatoi da esterno in polietilene contengono i reagenti chimici utilizzati nel processo depurativo: idrossido di sodio in soluzione per regolare il pH, policloruro di alluminio, come coagulante e precipitante ed un polielettrolita oragnico per la flocculazione.

Il Depuratore Chimico – Fisico comprende anche una vasca di chiarificazione e sedimentazione a fondo conico, completa di valvola manuale per lo scarico dei fanghi. Questo avviene in una apposita vasca interrata per il successivo smaltimento.

Il refluo così chiarificato viene raccolto in una vasca di rilancio, dotata di galleggiante elettrico e pompa centrifuga in acciaio INOX. Quest’ultima invia le acque alla linea di filtrazione, costituita da una colonna a sabbia di quarzo e una a carboni attivi granulari.

I due filtri scaricano le acque reflue in un serbatoio fuori terra, dotato di galleggiante elettrico e pompa centrifuga in acciaio INOX. Tramite una valvola a tre vie è possibile rilanciare le acque accumulate nella linea di contro-lavaggio dei filtri oppure nella pubblica fognatura. Le acque di contro-lavaggio ritornano nella vasca di sollevamento.

L’Impianto di Depurazione Chimico – Fisico assicura quindi il trattamento primario, secondario e terziario alle acque reflue industriali provenienti dal lavaggio degli elicotteri. Questo processo depurativo è conforme a quanto disposto dalle vigenti normative.

 

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Depuratore Biologico a Fanghi Attivi

Il Depuratore Biologico a Fanghi Attivi è destinato al trattamento completo delle acque reflue assimilate alle domestiche; i reflui provengono infatti dagli scarichi di un magazzino ortofrutticolo (uffici, spogliatoi, abitazione guardiano, ecc.). L’impianto, dimensionato per 10 Abitanti Equivalenti, è dunque costituito dalle seguenti sezioni.

 

Sedimentazione primaria

Una vasca IMHOFF di sedimentazione primaria causa la decantazione dei solidi sospesi grossolani, che si accumulano sul fondo; qui i fanghi subiscono un lento processo di mineralizzazione anaerobica.

 

Equalizzazione

Una vasca di accumulo ed equalizzazione solleva a portata costante le acque reflue; una elettropompa di tipo sommergibile, completa di sistema ON/OFF a galleggiante manda infatti le acque reflue, accumulate nella vasca, alla sezione successiva. Un quadro elettrico di comando alimenta e gestisce le apparecchiature del sistema.

 

Depuratore biologico

La vasca di depurazione biologica comprende al suo interno le sezioni di ossidazione – nitrificazione del refluo e di sedimentazione secondaria con ricircolo dei fanghi attivati nella vasca di ossidazione; le acque reflue in uscita dal depuratore biologico defluiscono poi in un’altra vasca dotata di biofiltro anaerobico per la rimozione degli inquinanti residui.

 

Scarico in subirrigazione

Un pozzetto di cacciata invia le acque depurate ad una rete di subirrigazione, realizzata in opera con strati di ghiaia con varia granulometria, tubazioni drenanti, telo protettivo in TNT ed infine terreno vegetale.

 

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Impianto di Prima Pioggia in Continuo

L’Impianto di Prima Pioggia in Continuo in polietilene è adatto a trattare le acque di prima pioggia che dilavano da superfici pavimentate e di piazzali scoperti; è idoneo per lo scarico finale in corpi idrici superficiali. L’Impianto di Prima Pioggia in Continuo è costituito dai seguenti manufatti:

 

Pozzetto scolmatore

Pozzetto monolitico a otto facce avente un design che consente di realizzare con facilità il collegamento con direzione a 45° o multipli.
Considerando le specifiche esigenze di installazione (pendenza, quote di ingresso/uscita, ecc.) l’allestimento dei pozzetti è a cura dell’installatore.
Il pozzetto scolmatore separa le acque di prima pioggia da depurare da quelle di seconda pioggia da inviare, tramite tubazione di by-pass, direttamente al recettore finale.

 

Separatore con filtro a coalescenza

E’ un prefabbricato di tipo monoblocco in polietilene da interro irrigidito con nervature continue e parallele, dotato di pacco lamellare con struttura a coalescenza. E’ idoneo alla intercettazione e separazione di idrocarburi non emulsionati, non solubili in acqua, dispersi in acque di dilavamento superficiale; è anche dotato di una zona di calma per la sedimentazione di sabbie ed altri inerti; le acque trattate si possono  recapitare nel corpo recettore, secondo indicazioni dell’Autorità Competente.

L’apparecchiatura è completa di:

  • Zona di calma per le acque in ingresso e grossolana separazione di idrocarburi;
  • Volume fanghi opportunamente dimensionato;
  • Tubazioni in ingresso e in uscita dotate di guarnizioni in gomma;
  • Condotta di ventilazione;
  • Otturatore a galleggiante.

 

Il separatore di Classe I secondo la Norma Tecnica UNI EN 858 è dimensionato in base alla portata in ingresso. I separatori sono dunque adatti a separare i sedimenti ed i liquidi leggeri non emulsionati immiscibili in acqua, presenti nelle acque di meteoriche di dilavamento: sono pertanto utilizzabili per trattare acque provenienti ad esempio da piazzali scoperti, stazioni di rifornimento di carburante, officine, autorimesse.

 

Pozzetto fiscale per il prelievo di campioni

Realizzato in polietilene da interro con telaio è progettato per un ottimale orientamento del coperchio indipendentemente dal posizionamento del pozzetto. Il pozzetto di campionamento è da posizionarsi a monte del corpo recettore dopo il sistema di trattamento acque di prima pioggia costituito da pozzetto scolmatore e deoliatore con filtro a coalescenza. Il dimensionamento è realizzato secondo le Norme UNICHIM. La corretta installazione del prodotto si effettua in relazione alla tubazione di ingresso.

 

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Impianto Trattamento Acque Meteoriche

L’Impianto Trattamento Acque Meteoriche di dilavamento è di tipo “in continuo”; è dunque costituito da:

  • Pozzetto di grigliatura completo di griglia a barre in acciaio INOX delle dimensioni esterne di cm 96x96x101 (h);
  • Bacino di dissabbiatura ad anelli in cemento armato vibrato Ø esterno 165 cm, altezza 218 cm, completo di deflettori in acciaio INOX;
  • Bacino di disoleatura monoblocco in cemento armato vibrato Ø esterno 160 cm, altezza 175 cm, completo di deflettore in acciaio INOX, filtro a coalescenza Ø 160 mm e dispositivo di scarico munito di otturatore galleggiante;
  • Pozzetto d’ispezione finale delle dimensioni esterne di cm 96x96x101 (h).

L’impianto di Trattamento Acque Meteoriche, è stato progettato, prodotto, realizzato e dimensionato secondo le Norme Tecniche di riferimento EN 858-1 e EN 858-2; pertanto le acque di scarico trattate rispettano i limiti di accettabilità previsti dalla normativa vigente.
Il separatore di oli è un separatore a gravità per oli minerali non emulsionabili. La ditta garantisce peraltro il corretto e buono funzionamento dell’impianto in oggetto. Qualora l’impianto non fosse montato o alimentato con giusto criterio o non fosse eseguita regolare manutenzione si declina ogni responsabilità.

L’impianto garantisce inoltre il rispetto dei limiti della Tabella 3 del Decreto Legislativo n°152/2006 (scarico in fognatura bianca) per i soli seguenti parametri:

– Solidi speciali totali;
– Materiali grossolani;
– Grassi e oli animali/vegetali;
– Idrocarburi totali.

 

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Depuratore Reflui Autolavaggio

Il Depuratore Reflui da Autolavaggio ha una potenza installata 4,00 KW, dispone di n°2 elettropompe con potenza KW 1,5 cadauna e di n°1 soffiante trifase con potenza KW 1,0.
L’impianto raccoglie le acque reflue industriali in una vasca di accumulo ed equalizzazione avente capacità di circa 10.000 l.
In seguito a portata costante i reflui sono trasferiti alla sezione successiva tramite una pompa sommergibile di sollevamento.

Nella vasca di decantazione – disoleazione, avente capacità di 5.000 l, sono presenti due zone di calma.
La prima zona di calma prevede una separazione a gravità statica delle particelle sedimentabili.
La seconda zona di calma prevede una separazione per flottazione di corpi galleggianti, idrocarburi, oli e grassi.

Nella vasca di ossidazione sono presenti i diffusori d’aria, collegati con tubazione in gomma alla soffiante installata nel vano filtri. Un timer assicura il funzionamento in automatico della soffiante, garantendo una adeguata areazione al refluo industriale.

A valle della vasca di ossidazione v’è poi un apposito setto, ove è installata una pompa sommergibile. Essa tramite dispositivo ON-OFF a galleggiante provvede al rilancio e pressurizzazione delle acque reflue alla successiva sezione di filtrazione.

La sezione di filtrazione è inoltre costituita da due colonne filtranti collegate in serie con dimensioni cm Ø60x140H:
– la prima colonna su carboni attivi e quarzite per la rimozione degli inquinanti residui nelle acque reflue.
– la seconda colonna a ghiaia drenante per la chiarificazione delle acque reflue.

Il Depuratore Reflui da Autolavaggio è comandato da un quadro elettrico, installato nel vano tecnico in carpenteria metallica e dotato delle spie di marcia – arresto delle utenze, di scatto termico, del pulsante di emergenza, del trasformatore, del temporizzatore e degli interruttori in modalità manuale o automatica delle utenze.

 

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Impianto ad Osmosi Inversa

L’impianto ad osmosi inversa per acque salmastre ha una produzione di permeato pari a 15,12 m3/giorno; il permeato viene utilizzato come acqua di impasto nella produzione di calcestruzzo.

L’impianto ad osmosi inversa è dunque costituito da una sezione di alimentazione e pretrattamento e da un modulo ad osmosi inverso.

 

Pretrattamento

  • pompa di rilancio acqua di falda potenza 0,75 kW – 230V 50 Hz, completa di pressostato e vaso di espansione;
  • n°1 colonna filtrante a sabbia quarzifera;
  • n°1 filtro a cartuccia in tela plissettata
  • pre-filtrazione con n°4 cartucce di fiocco di polipropilene 10 micron.

 

Osmosi inversa

  • telaio in acciaio zincato presso piegato;
  • elettrovalvola d’ingresso;
  • pressostato di sicurezza di minima;
  • manometro di lettura pressione minima in bagno di glicerina;
  • pompa di pressurizzazione ad asse verticale in acciaio INOX tipo GRUNDFOS;
  • manometro di lettura pressione massima in bagno di glicerina;
  • pressostato di sicurezza di massima;
  • n°4 contenitori membrane (VESSELS) in alluminio;
  • n°8 membrane ROSCHELL RS40;
  • valvola di regolazione a spillo in acciaio INOX AISI 316;
  • valvola di flussaggio manuale;
  • coppia di flussimetri per la lettura della portata del permeato e del concentrato;
  • interruttore di livello a galleggiante installato nella vasca di accumulo del permeato;
  • pompa dosatrice per dosaggio biocida e relativo serbatoio (LLDPE) per additivi chimici biocida in polietilene con capacità 50 l;
  • pompa dosatrice per dosaggio antiprecipitante multifunzionale e relativo serbatoio (LLDPE) per additivi chimici in polietilene con capacità 100 l;
  • quadro elettrico monofase per potenza installata di 2,4 kW, completo di conduttivimetro del permeato “in continuo”.

 

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