L’Impianto di Prima Pioggia con Recupero è adatto a trattare i reflui di dilavamento da superfici pavimentate e da piazzali; è inoltre idoneo allo scarico finale in corpi idrici superficiali (Tabella 3 Decreto Legislativo n°152/2006). L’Impianto di Prima Pioggia con Recupero è costituito dai seguenti manufatti prefabbricati in polietilene ad alta densità:
Pozzetto scolmatore
E’ quindi idoneo a separare le acque di prima pioggia da depurare da quelle di seconda pioggia da inviare, tramite tubazione di by-pass, direttamente al recettore finale.
Vasca di accumulo
E’ equipaggiata con valvola a galleggiante, che chiude l’ingresso in caso di riempimento completo della vasca; al suo interno avviene dunque la sedimentazione degli inerti ed il galleggiamento delle sostanze flottanti per un periodo di 24 ore. Sul fondo della vasca è posizionata una pompa sommersa per il rilancio alla successiva fase di deoliazione.
Deoliatore
In questa vasca si effettua la separazione fisica per flottazione e per coalescenza del materiale oleoso. Tutti i manufatti sono costruiti con la tecnica dello stampaggio rotazionale. La vasca è equipaggiata con pacco lamellare a coalescenza per l’aggregazione e la separazione delle micro particelle oleose non emulsionate nelle acque di prima pioggia. Inoltre dispone di due tappi a vite, bocchetta di sfiato e tubazioni di ingresso/uscita.
La sonda di livello interfaccia olio-acqua è utilizzata per segnalare il raggiungimento di una specifica altezza di oli all’interno del deoliatore. Il suo funzionamento si basa sull’emissione di ultrasuoni, che identificano la presenza di olio piuttosto che acqua. Il segnale proveniente dal sensore viene commutato in un allarme ottico sulla centralina.
Pozzetto di ispezione
Il pozzetto prefabbricato in cemento armato vibrato diaframmato ha sezione quadrata. I diaframmi sono caratterizzati da incastro tipo maschio o femmina con predisposizione per sifonatura. E’ infine completo di telaio e chiusino in cemento armato di tipo pedonabile.
Dissabbiatore acque seconda pioggia
E’ una fossa settica in polietilene monoblocco opportunamente nervata per resistere alle pressioni dell’interramento. La fossa presenta un coperchio a vite per l’ispezione ed il prelievo periodico dei fanghi. La fossa settica è poi dotata di un bocchettone di sfiato e di tubi di ingresso e di uscita completi di guarnizioni in gomma. Le acque di seconda pioggia così trattate defluiscono poi nel serbatoio di recupero.
Serbatoio di recupero
Il serbatoio in polietilene per lo stoccaggio di liquidi non particolarmente aggressivi è costruito nella tecnica di stampaggio rotazionale. La vasca, costituita da moduli rinforzati mediante nervature verticali ed orizzontali, è dotata di torretta di ispezione ovale e passo d’uomo circolare. L’assemblaggio dei moduli è realizzato mediante l’ausilio di flange, viti e saldatura a elettrofusione, al fine di assicurare una adeguata resistenza al carico del terreno anche in condizioni di serbatoio vuoto. La vasca è equipaggiata con fori per ancoraggio realizzati sui piedi di appoggio dei moduli per evitare l’eventuale galleggiamento in presenza di acqua di falda. Inoltre è prevista opportuna sede per l’inserimento delle tubazioni di ingresso/uscita sui moduli terminali.
Una elettropompa di tipo sommergibile solleva le acque meteoriche recuperate nel serbatoio per il loro riutilizzo a fini irrigui. Un regolatore di livello galleggiante evita la marcia a secco della elettropompa.
Quadro elettrico
Quadro elettronico sviluppato per il comando e la protezione della elettropompa trifase con protezione marcia a secco tramite sonda di livello unipolare. Il regolatore di livello galleggiante ha involucro esterno costituito da polipropilene antiurto ed è sigillato a mezzo sovrastampaggio dello stesso materiale iniettato in pressione.